Quest’anno, per la prima volta a ricordo di tutti noi, non è possibile celebrare la liturgia del “Mercoledi delle ceneri” e dare inizio così comunitariamente al tempo di Quaresima, tempo di preparazione alla S. Pasqua. Non possiamo farlo fisicamente assieme, ma possiamo invece sentirci uniti tutti spiritualmente e celebrare personalmente nel corso del mercoledi delle ceneri ciò che avremmo desiderato vivere in comunità. Suggerisco agli adulti quindi, nel corso di questa giornata, di darsi un’ora di tempo di preghiera durante il quale, leggere le letture proposte dalla liturgia, il breve commento e le indicazioni di meditazione che sono riportate dopo le letture. E’ cosa buona anche partecipare alla celebrazione della s. messa trasmessa alla TV (es. TV 2000) e fare la “comunione spirituale”. Suggerisco inoltre per le famiglie con bambini/e e ragazzi/e di scaricare la scheda che porta il titolo :
Oltre al segno proposto nella scheda vi invito ad aggiungere anche una piccola rinuncia per i vostri bambini. "Proviamo a rinunciare un po' a qualche cosa che ci piace: meno videogiochi, meno televisione...Impegnamoci a fare qualche cosa che di solito non ci piace fare: aiutare la mamma nelle pulizie, tenere in ordine la nostra cameretta…"
Auguro a ciascuno di vivere un buon inizio di cammino quaresimale e che possiamo tutti accogliere il Signore al nostro fianco come compagno di viaggio verso la Pasqua. Vi benedico e prego per ciascuno di voi.
don Roberto
Antifona d'Ingresso
Tu ami tutte le creature, Signore,
e nulla disprezzi di ciò che hai creato;
tu dimentichi i peccati di quanti si convertono
e li perdoni,
perché tu sei il Signore nostro Dio.
Colletta:
O Dio, nostro Padre, concedi, al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per il nostro Signore...
Prima Lettura:
Dal libro del profeta Gioele ( Gl 2, 12-18 )
Così dice il Signore: «Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti». Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore vostro Dio, perché egli è misericordioso e benigno, tardo all'ira e ricco di benevolenza e si impietosisce riguardo alla sventura. Chi sa che non cambi e si plachi e lasci dietro a sé una benedizione? Offerta e libazione per il Signore vostro Dio.
Suonate la tromba in Sion, proclamate un digiuno, convocate un'adunanza solenne. Radunate il popolo, indite un'assemblea, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l'altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: «Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al vituperio e alla derisione delle genti» . Perchè si dovrebbe dire fra i popoli: «Dov'è il loro Dio?» . Il Signore si mostri geloso per la sua terra e si muova a compassione del suo popolo. C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Salmo Responsoriale: Sal.50
RIT: Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietà
di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande
bontà cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie
colpe,
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia
colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te,
contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io
l'ho fatto.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova
in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza
e
non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di
essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
Signore,
apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Seconda Lettura:
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi ( 2 Cor 5, 20 - 6, 2 )
Fratelli, noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro.
Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.
Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio.
E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
Canto al Vangelo
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo
Dal Vangelo secondo Matteo ( Mt 6, 1-6. 16-18 )
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO «Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini...».
Più esattamente Matteo in greco scrive «guardatevi dal praticare la vostra giustizia». Giustizia significa rimanere nella giusta relazione con Dio, lasciando che essa trasformi le altre relazioni fondamentali della nostra vita, quella con gli altri e quella con i beni della terra.
In questo capitolo sesto dell'evangelista Matteo, Gesù parla delle tre opere fondamentali della pietà ebraica: l'elemosina, la preghiera, il digiuno.
Tre opere che evocano tre relazioni centrali nella vita di ciascuno di noi: la preghiera è la relazione con Dio. La relazione che è fatta soprattutto di ascolto della sua Parola attraverso il creato, il libro della Bibbia, i fatti quotidiani della nostra storia personale e sociale; l'elemosina allude alla relazione con gli altri uomini da vivere nella condivisione con chi non ha e nella solidarietà sociale. Significa concretamente pagare le tasse per contribuire a far crescere il bene comune, accogliere chi è povero e condividere con chi ha veramente poco, non strumentalizzare o piegare con l’astuzia ai propri progetti e per alcun altro motivo nessuna persona, ...; il digiuno non implica solo il rapporto con il cibo, ma più ampiamente con tutti i beni della terra. Una relazione questa, da vivere non nella forma della voracità e del possesso, ma in quella della gratuità e soprattutto del rispetto dell’ambiente. Al centro c'è la giusta relazione con Dio, da cui nasce anche il modo giusto di rimanere nella relazione con gli altri (l'elemosina) e con i beni (il digiuno). La relazione con Dio è al centro, perché ci da il motivo del digiuno e della solidarietà, infatti per il vangelo non è importante solo ciò che si fa', ma anche lo “stile” con cui lo si fa. La stessa cosa infatti, possiamo farla davanti a Dio, cercando la sua volontà, oppure davanti agli uomini, cercando la loro ammirazione, che è in realtà un altro modo per cercare se stessi e la propria volontà. È sempre il cuore e l'intenzione profonda con cui agiamo, vale a dire lo stile con cui operiamo, ci rapportiamo con gli altri e con i beni della terra a preoccupare Gesù.
Egli non cerca l'esteriorità di chi si mette in mostra nel fare l'elemosina, nel pregare e nel digiunare, nel modo di porsi nella vita in generale, ma il segreto del cuore dove, totalmente presenti davanti al Padre, nella nudità e nella povertà che siamo, ci lasciamo riconciliare e accogliamo il suo abbraccio, la sua grazia, il suo dono di amore. In questo brano del vangelo, nell’ indicarci a pregare nel segreto, Gesù ci invita a toglierci le maschere, a non essere preoccupati della figura che facciamo, della nostra immagine, ma di essere veri, lasciando fuori della porta della nostra camera ciò che gli altri pensano di noi, ciò che gli altri si aspettano da noi, ciò che vorremmo dare come immagine di noi agli altri e ritrovare così la libertà interiore dei figli che invocano: "Abbà, Papà!” , perché sappiamo che tutto è suo dono e non possesso da pretendere o risultato da conquistare, fosse anche la santità.
INDICAZIONI PER LA MEDITAZIONE Possiamo ora meditare sostando con molta calma su ciò che ci ha maggiormente colpito (una parola, una espressione, una frase) e ripeterla dentro di noi più volte. Chiediamoci quindi in che cosa ci interpella ciò che ci ha colpito: quali scelte, quali atteggiamenti sento che il Signore mi sta proponendo di realizzare attraverso l’ascolto che sto facendo? A partire poi da quanto intuito e ascoltato, possiamo farci un piccolo programma di vita per la Quaresima, un programma che ci aiuti concretamente ad assumere uno “stile di vita più evangelico”. Magari anche ce lo scriviamo da qualche parte. Possiamo quindi concludere il momento di preghiera con le invocazioni proposte sotto e la formula di conclusione.
PREGHIERA DEI FEDELI
Il Signore che vede nel segreto, ci ha convocati nel segno delle sacre ceneri, perché iniziamo il cammino quaresimale di conversione e riconciliazione con umiltà e gioia, confidando nella sua infinita misericordia. A lui rivolgiamo la nostra preghiera, dicendo: Converti il nostro cuore, Signore.
- Perchè la Chiesa, che annuncia e celebra il perdono di Dio, sia nel mondo segno e strumento di riconciliazione. Preghiamo:
- Perchè le comunità cristiane che si esercitano nel digiuno quaresimale, sappiano condividere le ansie, le povertà e le speranze degli uomini di oggi. Preghiamo:
- Perchè i poveri e i sofferenti ricevano il conforto dell'aiuto fraterno e partecipino con gioia al cammino di speranza del popolo di Dio. Preghiamo:
- Perchè il richiamo delle sacre ceneri alla condizione mortale dell'uomo e alla precarietà delle sue conquiste, favorisca l'incontro con Dio, vera fonte di vita e di salvezza. Preghiamo:
- Perchè l'ascolto della Parola, la conversione, la preghiera, gli impegni battesimali, la carità rinnovino profondamente i nostri rapporti con Dio e i fratelli. Preghiamo:
- Perchè questo momento di preghiersa non rimanga staccato dalla vita quotidiana. Preghiamo:
- Per i ragazzi e i giovani che partecipano con proprie iniziative alla quaresima di fraternità. Preghiamo:
PREGHIERA CONCLUSIVA
Accogli, Padre santo, le nostre preghiere, e fa' che siamo fedeli agli impegni che oggi assumiamo, per essere trovati degni di partecipare, al termine di questo tempo di grazia, all'incontro con Cristo nostro Signore. Amen.