La diffusione e l’intensità dell’epidemia in atto sta coinvolgendo in modo del tutto particolare tanti operatori sanitari. La Chiesa intera è impegnata a sostenere con la preghiera il loro gravoso ed essenziale impegno. Si è pensato, però, di far pervenire pure ai medici, agli infermieri una preghiera con la quale loro stessi chiedano al Signore l’aiuto di vivere il servizio ai malati con sapienza e carità evangelica.
Inoltre, ben sapendo che chi è colpito dal coronavirus nella maggior parte dei casi può essere avvicinato solo da medici e infermieri, e che molti di questi malati gradiscono o chiedono una preghiera e una benedizione, tale richiesta potrà essere esaudita proprio dallo stesso personale sanitario, all’interno del quale ci sono indubbiamente dei cristiani. Per costoro sono state predisposte due preghiere da recitare con chi è malato o moribondo, accompagnandole col gesto del segno della croce sulla fronte. Con tali segni è dato al personale sanitario di offrire, oltre alla necessaria assistenza medica, il conforto della vicinanza certa del Signore e della premura della Chiesa verso i fratelli e le sorelle che soffrono.
Vescovo Michele