Discorso saluto di apertura
A nome di tutti i fedeli delle parrocchie qui convenuti, delle suore delle tre congregazioni religiose in servizio, del diacono Giuseppe, (del sindaco-autorità civili) di don Roberto e mio, le diamo, caro padre Agostino, il nostro più sincero e caloroso benvenuto.
Con lei salutiamo don Mario Salviato, che la accompagna, vicario diocesano per la Pastorale e don Alessandro Bellezza, segretario della visita stessa, a cui va la nostra riconoscenza anche per il suo servizio come assistente scout al nostro clan di Paderno in questi anni.
Per voi è l’ennesima tappa di un cammino intrapreso ormai 3 anni fa; state incontrando le diverse collaborazioni pastorali, ufficialmente istituite o meno. Per noi invece sarà un’esperienza nuova che si colloca, dal nostro punto di vista pastorale, in un momento storico e culturale molto significativo.
Da tre mesi infatti don Roberto ed io abbiamo accolto il suo invito a servire queste tre parrocchie assieme, riunendole in una collaborazione pastorale tutta in divenire. Come ho ricordato spesso, ognuno ha ricevuto due parroci e altre due comunità parrocchiali oltre alla propria. Questo richiede una conversione di attese, pretese, stili ed abitudini.
Ci stiamo rendendo conto di limiti e risorse, di opportunità grandi e potature necessarie, della feconda possibilità che abbiamo
di andare assieme al cuore dell’esperienza cristiana e parrocchiale.
Il teologo Sequeri, riflettendo sulla condizione della chiesa nel nostro contesto attuale si chiedeva: “stiamo perdendo l’essenziale o ci stiamo liberando del superfluo? ”. Questa frase continua a farmi riflettere.
Siamo arrivati qui per conservare e custodire o sognare e ripartire?
Dove, come trovare l’equilibrio? Saremo museo o fontana?
Nel passaggio graduale da tre parrocchie ad una collaborazione, abbiamo estremo bisogno di cogliere le direzioni comuni da privilegiare. Con il fondamentale e prioritario protagonismo dei laici vorremmo viverci come comunità di battezzati e discepoli; saper ascoltare e riconoscere i segni dei tempi con i quali lo Spirito Santo sta chiedendo a ciascuno per questo nostro immediato futuro, di mettersi in cammino.
Vogliamo cogliere i passi profetici fattibili insieme perché il vangelo continui ad essere annunciato e la salvezza personale e comunitaria sia vissuta. Solo uniti e salvati, non indaffarati, saremo credibili. Solo cercando innanzitutto lo specifico di una comunità cristiana saremo sale e luce della terra. Abbiamo bisogno non di ricette ma di ingredienti.
Sapendo condividere prima che i preti, le riunioni o le messe, la ricerca delle priorità piuttosto che delle urgenze. L’essenziale dal superfluo.
Non è questione di impegni di cui riempirsi l’agenda ma di utilità rispetto al fine specifico della comunità cristiana.
Ci auguriamo che la sua presenza tra noi e quanto reciprocamente ci doneremo, possa aiutare e guidare tutti noi a fare sempre più nostra questa prospettiva; le relazioni che ascolterà e già conosce le hanno offerto una panoramica molto differenziata di questa nostra realtà.
Vorremmo che lei confermasse questa nostra direzione, incoraggiandola.
Qualcuno sostiene, in parte con ragione, che questa visita sia prematura, pensando alla strada da poco intrapresa, altri la aspettavano, perché dicono, son passati quasi vent’anni, qualcun’ altro ha pensato…”mannaggia anche la visita pastorale..tra ingressi, iniziare a conoscere tante persone nuove, riunioni di avvio, calendari..avvento, natale e preparativi per la stessa ci mancava pure questa”…ma erano solo due persone comunque…non si preoccupi!
Sta di fatto che pur essendo anche per certi versi presto, crediamo piuttosto possa essere una conferma preziosa che lei, nostro padre e pastore, voglia portarci con parole illuminanti di incoraggiamento, fiducia e speranza: abbiamo bisogno di discernere, cioè riconoscere assieme, le linee portanti di questa nostra porzione di chiesa che qui e ora è chiamata innanzitutto ad andare all’essenziale.
Saranno allora giorni caratterizzati dall’incontro, dal confronto e dalla conoscenza, dalla preghiera e dal reciproco ascolto; la celebrazione eucaristica ci vedrà uniti a lei nelle nostre chiese a pregare perché, con le parole di S. Luca “oggi si compia questa Scrittura” che ascolteremo per il nostro bene; l’assemblea di sabato ci farà riflettere e comprendere meglio assieme, un percorso nuovo, artigianale, dai confini inediti;
il pranzo di domenica con alcuni rappresentanti pastorali delle tante iniziative qui a servizio, ci darà modo di donarci fraterna conoscenza e gioviale gratuità.
Avviamoci allora con fede a pregare assieme questa sera:
a San Gaetano, patrono del nostro comune, a San Bartolomeo, San Leonardo e a Maria Assunta, patroni delle comunità, chiediamo di intercedere presso il Padre perché ci accompagni in questi giorni e nel prossimo tempo; l’acqua col quale ci benedirà ci purifichi da ogni spirito di divisione o contesa e renda i nostri cuori disponibili, irrigandoli con l’amore misericordioso del Signore per ciascuno di noi.